Sabato 22 aprile il Club del Gommone di Milano mollerà gli ormeggi da Genova per intraprendere la nuova avventura che vedrà impegnati nove equipaggi che si alterneranno a bordo del gommone Master 630 motorizzato con il DF140B dotato del sistema #lavalacqua (Suzuki Micro Plastic Collector) che, attraverso il circuito di raffreddamento del motore, è in grado di filtrare l’acqua durante la navigazione, trattenendo le microplastiche presenti nel mare.
Tutti gli equipaggi coinvolti nel Raid effettueranno un prelievo dell’acqua in ognuna delle tappe del percorso, con il fine di monitorare il livello di inquinamento da microplastiche lungo le 2.800 miglia totali che separano la partenza da Genova e l’arrivo a Venezia.
Paolo Ilariuzzi, direttore della Divisione Moto e Marine di Suzuki Italia, dichiara: “Contiamo di estendere presto il sistema #lavalacqua a oggi presente di serie sui Suzuki DF140BG, DF115BG, DF140B, DF115B e DF100C, che adottano la stessa unità termica da 2.045 cc, ad altri modelli della nostra gamma. È l’ennesimo passo che l’azienda fa nella direzione di offrire fuoribordo attenti all’ambiente ai propri Clienti”
Navigare necesse est! è un motto che si tramanda dal tempo dei romani e che per molti diportisti, i più appassionati, è divenuto il mantra del proprio tempo libero. “Navigare è necessario” è particolarmente calzante nel caso del raid che il Club del Gommone di Milano ha in programma per il 2023: Missione Mediterraneo Pulito. Uno degli eventi social più seguiti dal mondo degli appassionati di nautica e di gommoni, il raid a staffetta che il Club organizza ogni anno portando i propri associati a solcare il mare da una parte all’altra del Mediterraneo, a esplorare nuovi lidi, a scoprire nuovi orizzonti e culture.
Per l’edizione 2023 questo raid ha un tema ben preciso: navigare per ripulire il mare!
Missione Mediterraneo Pulito – 2.800 miglia di navigazione previste circumnavigando alcune delle isole più̀ grandi del Mediterraneo (Corsica, Sardegna, Sicilia, Malta) con partenza da Genova e arrivo a Venezia passando per le Tremiti e le isole della Croazia – verrà realizzato a bordo di un Master 630, un battello pneumatico RIB, motorizzato con un motore Suzuki DF 140B dotato del sistema #lavalacqua (Suzuki Micro Plastic Collector) ed equipaggiato con elettronica Simrad Yachting.
#lavalacqua è progetto ingegnoso ed efficace messo a punto dagli ingegneri Suzuki, sempre attenti alle tematiche ambientali. Il fuoribordo, grazie alla pompa del circuito di raffreddamento, aspira l'acqua nella quale sta navigando e la fa circolare al suo interno; prima che esca di nuovo dal motore, l’acqua viene fatta passare attraverso un filtro che trattiene le microplastiche, in modo da rimetterla pulita nell’ambiente.
Suzuki DF140B, spinto ai massimi regimi, utilizza per il proprio raffreddamento circa 40 litri d’acqua al minuto. In un’ora, grazie al sistema #lavalacqua, il fuoribordo filtra 2.400 litri ovvero 2,4 m3 di mare.
Pertanto, più il Master 630 navigherà, più il Suzuki DF140B potrà filtrare acqua, eliminando le microplastiche che vi si trovano disciolte.
Annalisa Gargiulo, titolare di Master Gommoni sostiene che: “Master è da sempre attenta all’ambiente e sostiene eventi a favore dello sviluppo del diporto nautico. In questo caso specifico, insieme agli altri partner, siamo uniti nella Missione Mediterraneo Pulito, per il rispetto e l'amore che da sempre abbiamo per il nostro inestimabile amico mare, impegnati a sostenerlo e a proteggerlo quanto più possibile”.
Nove gli equipaggi che si alterneranno a bordo del gommone durante la Missione Mediterraneo Pulito, che partirà dalla Darsena Fiera di Genova sabato 22 aprile per concludersi il 1° giugno al Salone Nautico di Venezia,
Ogni equipaggio avrà il compito di monitorare il livello di inquinamento da microplastiche raccolte lungo la rotta percorsa, oltre che valutare, con fotografie e filmati, le coste, i luoghi e le marine che incontrerà lungo la rotta.
Presentando il raid 2023, Virginio Gandini, presidente del Club del Gommone di Milano, ha dichiarato. “Tutti vorremmo un Mediterraneo più in salute, senza inquinamento. Noi gommonauti, che molto spesso il mare lo viviamo per giornate intere, sapendolo in sofferenza non potevamo restare inattivi. Per questo è nata la Missione Mediterraneo Pulito con lo scopo di sensibilizzare tutti gli appassionati di navigazione ai problemi dell’inquinamento sopra e sotto il mare. Nostri partner tecnici in questa nuova missione – ha aggiunto Gandini - saranno ancora una volta Suzuki che metterà a disposizione il Suzuki DF140B dotato del sistema #lavalacqua, uno dei brand che hanno fatto la storia della navigazione in gommone e da sempre nostro sostenitore, che fornirà un Master 630. L’elettronica di bordo sarà anche quest’anno di Simrad Yachting. Nello specifico gli equipaggi potranno contare sull’intuitiva tecnologia di un plotter NSX 9”, dotato di cartografia C-MAP”, e sul VHF RS40-B, già collaudati lo scorso anno dagli equipaggi del Club del Gommone in occasione del Raid Europeo.”
A sua volta, Roberto Sesenna, general manager di Navico Group in Italia, afferma: “È un onore e un piacere navigare ancora una volta a fianco di partner di questo calibro, per rinnovare il nostro impegno a rendere la navigazione più facile e sicura, nel rispetto del mare e del suo ecosistema a favore del quale stiamo sviluppando sistemi integrati che aiutino i comandanti ad avere una condotta in mare il più ecosostenibile possibile.”
Paolo Ilariuzzi ha voluto anch’egli sottolineare il valore di Missione Mediterraneo Pulito, che vede ancora una volta il costruttore giapponese vicino al Club del Gommone di Milano durante le sue attività: “Come gli altri raid che l'hanno preceduto – Giro d'Italia 2017 (1.717 miglia), Gibilterra 2018 (2.414 miglia), Atene 2019 (2.550 miglia), Mediterraneo 2021 (3.836 miglia), Raid Europeo 2022 (2.928 miglia) - anche quello organizzato per il 2023 non sarà un’impresa sportiva, quanto, piuttosto, una vera e propria campagna di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali per la difesa di ciò che tutti noi amiamo: il mare.
Il Suzuki Micro Plastic Collector e le altre nuove tecnologie che presto introdurremo nella gamma dei fuoribordo Suzuki – sottolinea Ilariuzzi - sono organici al progetto “Suzuki Environmental Vision 2050” di Suzuki Motor Corporation a favore della salvaguardia del pianeta.
Fra le diverse attività volte a fare cultura del rispetto dell’ambiente e dei mari, che vengono portate avanti sia in Giappone sia in tutte le filiali mondiali di Suzuki e che fanno capo al progetto Suzuki Clean Ocean Project, ce ne sono altre che prevedono specificamente lo sviluppo di prodotti a basso impatto ambientale. Suzuki Environmental Vision 2050 fissa l’obiettivo di ridurre del 40% la CO2 emessa dai motori Suzuki entro il 2030, per poi crescere al 90% entro il 2050, per cui l’impegno dell’azienda è realmente forte!”
Missione Mediterraneo Pulito – che Suzuki seguirà sui propri canali social - sarà anche l’occasione per dimostrare, ancora una volta, che con un natante di medie dimensioni motorizzato Suzuki, ognuno può esaudire il proprio sogno di navigare in piena sicurezza, anche quando affronta lunghe navigazioni.
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